Aprile 20, 2025
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di FEDERICO e ALBERTO (1^B)

Avete mai pensato di poter toccare con mano la storia? Beh, noi di prima media ci siamo andati molto vicini durante la nostra gita al Museo Archeologico di Laus Pompeia, a Lodi Vecchio. Non era una di quelle classiche visite noiose piene di date impossibili da ricordare: è stato come fare un salto indietro nel tempo, dritti dritti nell’epoca dei Romani e dei Longobardi! 

Appena entrati, ci siamo trovati davanti a un vero tesoro, il “tesoretto di San Michele”. Sembra il titolo di un film d’avventura, vero? In realtà è una collezione di più di ottocento monete d’argento e gioielli che qualcuno ha nascosto secoli fa. Chissà cosa penserebbe oggi quella persona, sapendo che il suo segreto è stato scoperto! Ma non è finita qui: abbiamo visto un elmo appartenuto a un soldato romano (immaginate di indossarlo e andare in battaglia!) e alcuni corredi funebri longobardi con oggetti preziosissimi, usati per accompagnare i defunti nell’aldilà. 

Il museo si trova in un edificio antico del ‘700, che un tempo era una stalla. Pensare che dove ora ci sono teche piene di reperti, un tempo c’erano cavalli e mucche, fa un certo effetto! Inoltre, proprio sotto il museo c’è la biblioteca comunale, un posto perfetto per studiare o leggere un buon libro. L’archeologo Antonio Frova, che amava tantissimo Lodi Vecchio, ha lasciato proprio qui una parte della sua collezione di testi preziosi. 

Oltre a osservare i reperti, abbiamo partecipato a un laboratorio organizzato dai volontari del museo. Ci hanno spiegato come gli archeologi trovano e ricostruiscono i pezzi di storia, e ci hanno fatto sentire dei piccoli esploratori. Uno dei volontari ci ha raccontato anche di uno scavo recente che ha portato alla luce una necropoli longobarda. Era come ascoltare una storia piena di misteri! 

Dopo questa esperienza, abbiamo capito che la storia non è solo una cosa da studiare sui libri, ma un mondo affascinante fatto di oggetti, segreti e scoperte incredibili. E chissà, magari un giorno saremo proprio noi a trovare un nuovo “tesoretto” nascosto sotto i nostri piedi! 

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