Aprile 20, 2025
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hanno collaborato  ZEINAB (2^A) e RETAJ (3^B)

Nella nostra scuola si fa davvero tanto per sensibilizzare contro il bullismo e il cyberbullismo. Partecipiamo a progetti e incontri con esperti e professionisti che ci aiutano a capire l’importanza di rispettare gli altri e di intervenire quando vediamo qualcosa di sbagliato. Il bullismo è un fenomeno che può colpire chiunque, ed è per questo che vogliamo parlarne, per informare e agire insieme.

Ma che cos’è esattamente il bullismo? È una forma di violenza, che può essere verbale, fisica o psicologica, e si ripete nel tempo con l’intenzione di ferire una vittima. Spesso i bulli agiscono per sentirsi forti o dominare gli altri, ma anche perché cercano di sfogare rabbia o paura. E oggi, con la tecnologia, il bullismo si è evoluto nel cyberbullismo: i bulli possono colpire attraverso messaggi, video e foto offensivi, diffusi sui social o via smartphone. Questo tipo di persecuzione è ancora più insidiosa perché può raggiungere la vittima ovunque e in qualunque momento.

Le conseguenze per chi subisce questi comportamenti sono gravi e immediate: ansia, sintomi depressivi, calo della concentrazione a scuola, problemi di autostima e persino abbandono scolastico. E le cause? Spesso sono legate al carattere di chi agisce da bullo, ai modelli familiari, agli stereotipi imposti dai media e anche all’ambiente sociale e scolastico.

Chi subisce bullismo, però, non è mai colpevole e deve sapere che può reagire. Ci sono strategie efficaci per difendersi: non raccogliere le provocazioni, rispondere con calma e freddezza per disarmare il bullo, e soprattutto chiedere aiuto a genitori, insegnanti o figure di riferimento. Nei casi più gravi, denunciare è un passo fondamentale.

Un aspetto interessante del bullismo è che coinvolge più ruoli: ci sono il bullo, la vittima, gli aiutanti, i sostenitori, ma anche i difensori e gli “spettatori esterni”. Tutti possono fare la differenza. Purtroppo, l’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di casi di bullismo al mondo, con 32.600 episodi registrati e ben 18.900 di cyberbullismo solo tra il 2021 e il 2022. La Lombardia è la regione più colpita (18%), seguita da Lazio (12%), Campania e Sicilia (10% ciascuna). Le vittime di cyberbullismo sono spesso ragazze tra gli 11 e i 17 anni, ma il bullismo colpisce circa il 15% di tutti i ragazzi, con un picco tra gli 11enni (20%).

Il bullismo non è un fenomeno recente: già negli anni ’70 in Norvegia si cominciava a studiarlo, e oggi sappiamo quanto sia importante affrontarlo insieme. Ogni piccolo gesto conta: non rimanere indifferenti e schierarsi a favore del rispetto può cambiare davvero le cose. Uniti, possiamo creare una scuola e una società dove il bullismo non abbia più spazio.

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