Aprile 20, 2025
DS_Ciro-Sorrentino

di GRETA, VIOLA e ROBERTA (2^A)

Questa mattina abbiamo intervistato il nuovo Dirigente scolastico, l’ing. Ciro Sorrentino, trasferitosi da Torre Annunziata, in provincia di Napoli, a Lodi per prestare servizio nella nostra scuola. Ecco cosa ci ha raccontato…

Come si è sentito quando ha preso l’incarico di Dirigente nella nostra scuola?

L’incarico è iniziato con un po’ di smarrimento. Io vivo in Campania, in una cittadina situata nel Golfo di Napoli. Questo smarrimento era dovuto al fatto che ho dovuto lasciare la mia famiglia per prendere l’incarico a Lodi. Appena arrivato, però, la cosa che mi ha dato grande coraggio sono stati i vostri sguardi e i vostri sorrisi, in particolare quelli dei bambini della primaria, che mi hanno circondato di affetto. Grazie a voi sono riuscito ad alleviare il distacco, che è inevitabile venendo da un altro posto. Ero circondato da persone, luoghi, usi e mentalità che non conoscevo.

Ha dei progetti per la nostra scuola?

Sono entrato nella scuola nel 2001 come docente e, con il tempo, ho capito che noi docenti, il Dirigente e il personale scolastico abbiamo una grande responsabilità. Siamo parte di un processo di crescita, formazione e istruzione dei giovani, e questo è fondamentale, perché vi pone di fronte a riflessioni sulla cittadinanza e sulla Costituzione. Questi sono tutti elementi che rientrano nelle competenze personali, ovvero la capacità di comunicare, interagire, comprendere come funziona il mondo e come comportarsi in determinati contesti. Voi siete individui in età evolutiva: partite dalla scuola dell’infanzia e arrivate alla maggiore età. Quindi siete già responsabili delle vostre azioni. Per me la scuola rappresenta un elemento fondamentale e, per questo, i miei progetti per l’Istituto non hanno limiti: voglio che ognuno di voi esca da questa scuola con un bagaglio culturale molto ampio, ma soprattutto con un bagaglio di civiltà e democrazia, in modo da poter dare un contributo alla società e al mondo. Per la vostra scuola ho in mente molti progetti, sia per la formazione che per creare opportunità di esperienze che vi aiutino a crescere ed evolvere in positivo.

Come ha preso la sua famiglia la notizia di questo trasferimento?

Siamo stati colti di sorpresa e abbiamo dovuto riflettere molto, data la distanza. Non sapevamo se accettare o meno. Ciò che mi ha fatto decidere di accettare il trasferimento sono state le tecnologie di oggi: grazie ad esse possiamo sentirci e vederci, riducendo così la distanza da casa.

Vorrebbe parlare della sua famiglia?

Ho una famiglia molto semplice. Ho quattro figli: due stanno terminando l’università, mentre gli altri due sono già laureati in ingegneria. Mia moglie insegna inglese.

Ha degli animali domestici?

Ho due bellissimi gatti, Emet ed Eva. Emet è un gatto particolare, non gli piace stare molto in casa e spesso viaggiamo insieme. Eva, invece, è più casalinga.

Ha un sogno che vorrebbe realizzare?

Vorrei avere una barca a vela e fare il giro del mondo insieme alla mia famiglia. Sogno inoltre un mondo di pace, in cui non prevalgano solo gli interessi economici, ma una fratellanza diffusa e condivisa, dove nessuno soffra la fame, la sete o le guerre, e dove il dialogo e la concordia siano alla base della società.

In che modo la sua precedente esperienza influirà sul suo nuovo ruolo dirigenziale?

La mia precedente esperienza è stata molto significativa e influirà sicuramente sul mio nuovo operato. Ho un’esperienza ventennale di insegnamento negli istituti tecnici e professionali, in una zona particolarmente difficile. Molti ragazzi si applicavano poco, mentre altri cercavano una possibilità di riscatto. Per me essere ora in questo istituto è molto importante e ha completamente cambiato la mia vita.

In questo breve periodo, come si è trovato nel nostro istituto? I docenti, gli alunni e il personale scolastico l’hanno accolta favorevolmente?

Sì, in questo breve periodo sono stato accolto molto calorosamente. Appena arrivato, mi sono sentito subito a mio agio, come a casa. Ammetto che la scuola ha un’ottima organizzazione. Inoltre, ho notato che nella provincia di Lodi quasi tutti i paesi hanno una scuola elementare: questo è molto vantaggioso per le famiglie. Voi studenti di Lodi Vecchio siete molto fortunati, perché avete la scuola secondaria di primo grado vicino al centro della cittadina. Questo vi permette di raggiungere la scuola autonomamente, senza dover utilizzare mezzi pubblici. Dato che mi sono trasferito senza i miei figli e mia moglie, sento molto la loro mancanza. Devo ammettere, però, che le persone che mi hanno aiutato di più siete proprio voi studenti: con i vostri sorrisi e la vostra allegria mi tirate sempre su di morale.

Le parole del nostro Dirigente ci devono far riflettere sull’importanza dello studio e della cultura. Dobbiamo considerare tutto ciò che ci viene insegnato non solo come un dono, ma anche come una guida per la vita. Dobbiamo inoltre saper cogliere le esperienze che ci vengono offerte come un’opportunità per crescere e migliorare noi stessi. Ringraziamo ancora una volta il nostro Dirigente per il tempo che ci ha dedicato, nella speranza che, con il tempo, questa scuola diventi una vera “casa” per tutti noi.

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